Con FORMA, proponiamo una bi-personale di due importanti esponenti italiani del post-graffiti, Soda (Alan De Cecco) ed Etnik (Alessandro Battisti). Gli artisti hanno scelto di comporre le loro opere pensando ad alcune forme della realtà architetturale fiorentina, il Bugnato e il Romanico fiorentino.
I frutti della loro produzione esprimono in modo paradigmatico le loro rispettive poetiche. Soda privilegia l’uso di una palette neutra e minimale di sfumature di bianchi, grigi e neri, sfoggiando illusioni di forte impatto ed eleganza. Etnik propone visioni futuristiche e analitiche dell’elemento “UNIT”, struttura cellulare del reticolato urbano. Le opere realizzate a spray, seppur decisamente contemporanee, sono l’espressione di una maestranza artigianale eccezionale che connette attraverso la mano le forme del passato con quelle del presente.
Per FORMA, Soda ha sviluppato la riflessione intorno all’elemento minerale urbano con alcune forme che caratterizzano il paesaggio architetturale medioevale e rinascimentale della città di Firenze: il Bugnato e il Romanico Fiorentino.
“Ho voluto astrarre questi due elementi caratteristici dell’architettura fiorentina, giocare intorno ai loro materiali e ai loro volumi (bicromia dei marmi e peso del bugnato) scomponendo la loro forma in un caos ordinato”.
La serie di opere presentata da Etnik è il frutto di un dialogo coinvolgente e serrato tra il tessuto architettonico fiorentino e lo studio del lettering personale dell’artista, con cui opera una rilettura alternativa ed originale della città come teatro di tutte le espressioni d’arte urbana passata, presente e futura. L’artista affronta lo studio del bugnato allo stesso modo di come affronta quello delle lettere, alla base della forma del suo nome. Appropriandosi di questo elemento architettonico, seleziona le sue diverse modellazioni formali, le estrae dal contesto per poi rimpaginarle in una nuova composizione, “Deconstruct”, che diviene espressione della visione di sintesi della firma architettonica fiorentina.


