Huang Zhe

Nell’opera di Huang Zhe, l’atmosfera e la memoria si costruiscono attraverso due elementi inseparabili: il verde e il fumo. Il verde, onnipresente, agisce come un filtro emotivo: « Mi dà un senso di calma… può placare qualsiasi immagine, qualsiasi emozione, e persino creare una forma di evasione, quasi di spiritualità. »

Questa dominante cromatica avvolge la scena in un velo rassicurante, rallenta il tempo e crea uno spazio di ritiro. Su questo sfondo si muove il fumo, privo di contorni fissi. Non è un semplice effetto atmosferico, ma uno stimolo mnestico legato direttamente alla sua infanzia in una famiglia buddhista, dove il profumo dell’incenso e le volute attorno alle statue delle divinità costituivano lo sfondo costante della vita quotidiana. « Ho constatato che l’odore e l’immagine del fumo sono diventati sempre più nitidi nella mia memoria, soprattutto quando affronto momenti difficili », afferma.

Visivamente, il fumo collega o separa le figure, disturba la leggibilità e agisce come un rivelatore chimico, facendo emergere gesti, sguardi o tensioni latenti. In alcune serie, le figure tendono la mano per afferrare un filo di fumo — gesto impossibile nella realtà ma reso possibile dalla pittura — metafora di un desiderio sfuggente, destinato a dissolversi. Qui il desiderio non è conquista, ma esperienza della mancanza: un’attesa fragile di un equilibrio prossimo alla rottura.

Le opere